Home Politica Pubblicato il bando per il servizio di igiene urbana, tra le critiche dell’opposizione.
Pubblicato il bando per il servizio di igiene urbana, tra le critiche dell’opposizione.

Pubblicato il bando per il servizio di igiene urbana, tra le critiche dell’opposizione.

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Viterbo, 21 marzo 2024 – “Pubblicato il bando di gara per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”. Lo annuncia la sindaca sulla sua pagina Facebook. “Un bando che incorpora i più aggiornati CAM – Criteri Ambientali Minimi”, spiega, “e che prevede punteggi premiali per chi offrirà servizi migliori per il decoro del centro storico, un servizio di guardie ambientali, un progetto di coordinamento e supporto alle associazioni di volontariato e di partecipazione civica al decoro cittadino e altre migliorie funzionali e organizzative. Siamo soddisfatti – prosegue Chiara Frontini – di aver finalmente messo un punto su una vicenda che, tra appalti ponte e proroghe, si trascinava dal 2018″.

Sulla pubblicazione del bando per l’igiene urbana la sindaca era stata interrogata nell’ultimo consiglio comunale del 19 marzo dai consiglieri comunali Andrea Micci (Lega) e Luisa Ciambella (Per il bene comune). Il primo aveva sottolineato “la sesta proroga”, senza che ancora fosse stato “pubblicato il bando” contrariamente a quanto assicurato da Frontini e che “dal 2018 si va con appalti ponte e proroghe”. Ciambella aveva aggiunto: “Lei, sindaca, si era impegnata a inaugurare a ottobre 2024 l’ecocentro. Siamo a marzo 2024, vorrei capire  perché ciò non sia ancora avvenuto. Non ho visto tra le poste di bilancio quelle necessarie all’acquisto degli arredi per renderlo operativo”.

Chiara Frontini aveva spiegato: “La giunta ha esperito i propri doveri approvando la relativa deliberazione il 27 dicembre scorso. C’era tutto quanto era necessario per procedere con la pubblicazione del bando di gara. Ma da lì in poi la palla è passata alla parte gestionale amministrativa.  L’appalto ha un importo importante, è saggio che la politica intervenga meno possibile, una volta dati gli indirizzi del caso”, aveva detto la sindaca che aveva poi parlato di “problemi con la piattaforma per la presa dei cig, che hanno riguardato tutta Italia. Una questione di carattere micro gestionale che spero possa essere risolta il prima possibile”. La sindaca, poi, aveva imputato i ritardi anche “all’ingresso del nuovo codice degli appalti, dei nuovi CAM” a cui si sono aggiunte le “revisioni iniziate  con il dirigente Peruzzo, poi Moncelsi, arrivato nei primi mesi della nostra consiliatura”. Riguardo all’ecocentro, invece, la sindaca ha spiegato che: “I lavori sono terminati, per renderlo operativo mancano solo l’acquisto dei cassoni, all’ interno dei quali far confluire il materiale. I finanziamenti con i quali si sta realizzando l’ecocentro sono provinciali”, aveva proseguito Frontini in consiglio, “derivati  a loro volta da quelli regionali di circa dieci anni fa. Nelle ultime settimane dell’anno l’amministrazione avrebbe dovuto acquistarli, ma ci siamo incagliati”. Tra le cause dell’impasse  anche il famoso hackeraggio,  che “ci ha tenuto bloccati dall’8 dicembre in poi. È stato necessario avere conferma dalla Provincia, arrivata un paio di settimane fa, che si potesse ancora spendere quei soldi stanziati sul 2023 anche nel 2024″. Andrea Micci ha imputato il ritardo nella pubblicazione del bando anche alla “decisione dell’amministrazione di non “rinnovare l’incarico al precedente dirigente” che ha poi richiesto “l’arrivo di un altro responsabile ad interim, fino alla nomina di quello attuale Anche questo”, aveva incalzato Micci, “ha influito sui ritardi, non possiamo sempre mettere la scusa dell’aumento dei prezzi e dell’arrivo del nuovo Codice degli appalti. La politica dà l’indirizzo, poi, però, deve controllare che venga messo in atto. Nonostante lei avesse rassicurato che la proroga sarebbe stata fatta  con il bando pubblicato”, aveva detto alla sindaca, “in tre mesi questo non è avvenuto”, ha sottolineato Micci. Il bando è comparso qualche giorno dopo il consiglio comunale del 19 marzo sull’albo Pretorio.  “Il valore complessivo globale del contratto, comprensivo di qualsiasi forma di eventuali opzioni o rinnovi, è pari ad € 76.486.958,72″, si legge nella documentazione di gara pubblicata il 20 marzo. “L’appalto è finanziato con fondi di bilancio del Comune di Viterbo. La durata dell’appalto (escluse le eventuali opzioni) è di 48 mesi, decorrenti dalla data del verbale di consegna del servizio che sarà redatto entro 20 giorni dalla data di stipula del contratto. 
Il contratto può essere rinnovato, alle medesime condizioni contrattuali risultanti all’esito dell’affidamento, di ulteriori 24 mesi secondo decisione insindacabile dell’Amministrazione che verrà comunicata all’appaltatore entro 6 (sei) mesi dal termine del contratto. L’offerta deve pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 24/04/2024 a pena di irricevibilità”. Nella documentazione di gara si spiega che: “L’importo a base di gara pari ad 51.526.551,23 euro comprende i costi della manodopera che la stazione appaltante ha stimato pari ad € 22.652.030,04, corrispondenti al 44% dell’importo complessivo dell’appalto, calcolati sulla base delle ore di lavoro necessarie per svolgere i servizi compresi nell’Appalto e dei costi di personale per livello contrattuale di cui al D.D. n. 70 del 1° agosto 2017 .  La cifra di 43.343.008,01 euro (IVA esclusa per i servizi di raccolta dei rifiuti, igiene urbana e servizi accessori), 8.183.543,22 IVA esclusa per trasporto, smaltimento, trattamento e riciclo. 
L’importo stimato per l’eventuale rinnovo contrattuale, per la durata di ulteriori 24 mesi, è pari ad € 24.787.747,49 IVA esclusa, oltre € 86.330,00, IVA esclusa, per oneri della sicurezza dovuti a rischi da interferenzeI costi della manodopera che la stazione appaltante committente ha stimato sono pari ad € 11.326.015,02″.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.