Home Cultura Tra sei mesi, il sipario si alzerà nuovamente sul Teatro dell’Unione

Tra sei mesi, il sipario si alzerà nuovamente sul Teatro dell’Unione

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Tra sei mesi potrebbe tornare ad alzarsi il sipario sul Teatro dell’Unione. Il condizionale è motivato esclusivamente da uno spirito scaramantico perché, sulla carta, almeno, la ditta che si è aggiudicata il terzo stralcio dei lavori, la Tes Energia, si è impegnata a consegnare la struttura tra sei mesi esatti.\r\n\r\nA marzo, quindi, la città di Viterbo potrebbe tornare ad avere il suo amato teatro. Un edificio dal grande significato anche storico: “La sua costruzione – ha detto il sindaco Michelini – risale al 1850, secondo il progetto di Virginio Vespignani. Recuperare i soldi non  è stato facile – prosegue  il primo cittadino”.\r\n\r\nUn milione e trecento mila euro sono stati stanziati dalla Regione Lazio e 900 mila euro dal Comune di Viterbo per un intervento che si aggira, quindi, intorno a due milioni e duecento mila euro circa.\r\n\r\nL’ultimo stralcio prevede lavori di consolidamento e interventi sull’impianto elettrico, alcuni dei quali sono stati già effettuati.\r\n\r\n“Queste ristrutturazioni di edifici con secoli di vita, e destinati ad accogliere quattrocento, cinquecento persone sono molto complessi”, ha concluso il sindaco.\r\n\r\n“Stiamo per restituire un tempio della cultura alla città- ha invece commentato l’assessore ai lavori Pubblici, Alvaro Ricci -. Da quando la regione Lazio ha stanziato i soldi, a dicembre del 2015, gli uffici si sono subito messi a lavoro e già a maggio 2016 avevamo concluso la fase progettuale”.\r\n\r\nMa come spesso avviene in queste cose, l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, “ci ha costretti a effettuare una significativa rivisitazione, che ha comunque portato dei benefici”, spiega Ricci. La ditta, infatti, ha potuto introdurre delle migliorie:  la sostituzione di palchi, poggia gomiti, mantovane, del sipario,  ai quali si aggiunge la piattaforma modulare a tre livelli che sarà situata nella fossa dell’orchestra e potrà essere regolata su tre livelli, in basso, o all’altezza della platea o del palco, a seconda delle esigenze. E inoltre la tinteggiatura dei corridoi e l’arredo dei camerini.\r\n\r\nÈ sceso più nei dettagli tecnici il dirigente  Cucucullo, responsabile unico del procedimento, che ha ringraziato per il prezioso supporto il tecnico comunale Cantarella, oltre a tutto lo staff interno ed esterno che ha contribuito alla progettazione.\r\n\r\n“Abbiamo avuto una deroga che ci ha permesso di evitare brutture e di recuperare il bar del teatro riportandolo alla sua originaria concezione”, ha detto Cucullo.\r\n\r\n“Quando siamo subentrati – dice l’assessore Luisa Ciambella – abbiamo preso possesso dell’amministrazione con tutti i problemi che aveva. Ricordiamoci che era stato celebrato il funerale della cultura. Siamo stati subito consapevoli dell’importanza del teatro e per questo abbiamo stanziato 900 mila euro con un emendamento votato da tutti, dopodichè abbiamo fatto una corsa campale”.\r\n\r\nIl teatro avrà 33 posti in più nei palchetti, mentre in platea saranno 188.\r\n\r\nPresente alla conferenza stampa anche il famoso regista Giorgio Capitani.\r\n\r\nNon azzarda pronostici sulla programmazione  teatrale il sindaco Michelini: “Quando iniziano i lavori, cominciamo a pensare alla gestione del teatro”, dice, incrociando probabilmente le dita sotto il tavolo, ma non potendo fare a meno di riconoscere che quel giorno è proprio oggi.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.