Home Politica Unione e Palazzo dei Priori: visite a pagamento, Insogna contro la delibera della sua maggioranza.
Unione e Palazzo dei Priori: visite a pagamento, Insogna contro la delibera della sua maggioranza.

Unione e Palazzo dei Priori: visite a pagamento, Insogna contro la delibera della sua maggioranza.

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Viterbo, 18 maggio 2020 – Arriva in commissione la delibera che stabilisce le tariffe di ingresso per visitare il museo civico, già a 3,50 euro, Palazzo dei Priori a otto euro e Teatro dell’Unione a 3,00 in vista dell’istituzione di un biglietto unico per accedere a un circuito culturale del costo di 20 euro, in cui rientreranno anche le location comunali.  

Obiettivo, questo della bigliettazione unica per un percorso complessivo culturale, condiviso da tutti, maggioranza e opposizione. Così come le perplessità sulla delibera di oggi: «Quali sono i soggetti partecipanti, quali sono gli accordi e le convenzioni, cosa vanno a vedere i turisti?», dicono dalle parti dell’opposizione. «Mi chiedo – attacca Alvaro Ricci –si può far pagare un biglietto per visitare la Sala Regia  contemporaneamente utilizzata per convegni e incontri? Gli impianti elettrici, antincendio, la sicurezza, i percorsi anticovid ci sono? Convenzioni con le varie realtà sono state fatte? L’Atcl che fu tanto criticata all’epoca in cui le affidammo la stagione teatrale, può gestire i biglietti e le visite all’Unione? Mi pare che stiamo costruendo una casa partendo dal tetto. Oggi c’è un regolamento dell’utilizzo della Sala Regia, prevede che essa possa essere fruita in questo modo?. Mi sembra che state facendo le cose in maniera superficiale. Non comprendo poi – dice Ricci a Fratelli d’Italia – da una parte sospendete la tassa di soggiorno, dall’altra introducete un biglietto a pagamento per visitare il patrimonio immobiliare del Comune». Sul punto replica il capogruppo di FdI, Luigi Buzzi: «Sono due cose diverse. La sospensione della tassa di soggiorno è stata fatta in molte altre città d’Italia», dice a difesa dell’emendamento presentato dai meloniani nell’ultima seduta di consiglio comunale di non far pagare la tassa di soggiorno ai turisti fino al 31 dicembre 2020. Proposta bocciata dalla stessa maggioranza, consumando lo  strappo nella coalizione  a sostegno di Giovanni Arena. All’attacco dell’assessore Marco de Carolis arriva anche Giacomo Barelli: «Cosa gli facciamo vedere al Teatro dell’Unione ai turisti? E a Palazzo dei Priori l’unica cosa visitabile, per ora, è la Sala della Madonna, allestita, peraltro da Michelini. Ci sono altri accordi con gli altri poli cittadini per il biglietto unico? Il Museo civico è aperto? Con le condizioni prescritte? A che punto è la mostra di Sebastiano del Piombo?». Barelli attacca, poi, sulla gestione dell’assessorato alla Cultura: «Da quando vi siete insediati, non siete riusciti a fare nemmeno una mostra». Rincara la dose Alfonso Antoniozzi: «Chiediamo il pagamento di un biglietto per andare a vedere cosa? Ci vuole una faccia a parte – dice – a chiedere di pagare per vedere cose che fino a ieri erano gratuite». Il comune di Viterbo sta perseguendo una serie di progetti non ancora portati a compimento come la realizzazione di un polo museale a Palazzo dei Priori, dove troveranno collocazione le tavole di Sebastiano del Piombo,  attualmente custodite al museo civico Rossi Danielli, e potranno essere visitate le sale monumentali, oggi in parte non fruibili, poiché occupate dagli uffici. Secondo la minoranza, dunque, il provvedimento sarebbe un po’ prematuro e anche approssimativo «State facendo la casa partendo dal tetto», dicono all’unisono Alvaro Ricci, Alfonso Antoniozzi e Lina delle Monache che chiede di inserire anche il Palazzo Doria Pamphilj. A sorpresa, si unisce al coro dei contrariati, anche una voce di maggioranza, quella di Sergio Insogna, in rappresentanza di Fondazione. Secondo il consigliere comunale “alleato”: «In linea di principio la biglietteria unica ci unisce tutti – spiega – Avevamo anche detto di toglierci un po’ le magliette per svolgere un lavoro comune, ricercando le adeguate sinergie. Qui, però, la “Città della Cultura” c’è solo nei titoli, mancano i contenuti». Riguardo alla delibera portata in commissione dall’assessore di Fratelli d’Italia, Marco de Carolis, il consigliere Insogna si unisce alla linea contraria della minoranza: «Ci sono dei vuoti e delle manchevolezze. Questo è un documento di partenza che deve essere approfondito in modo da ottenere un prodotto finito. Mi sembra più una delibera immatura. Discutere di tariffe senza sapere di cosa si parla, mi pare un metodo da rivedere. La mia proposta è quella di rinviare l’oggetto di questa discussione. Riproporre la delibera, rimodularla, e analizzarla meglio». Linea sulla quale Sergio Insogna incontrerà l’appoggio dell’opposizione, ma non quello della sua stessa maggioranza. La proposta di rinviare la discussione della delibera, dunque, viene bocciata, ma la spaccatura in maggioranza oramai è evidente. La precisazione di Marco De Carolis ha l’unico effetto di divaricarla ancora di più: «Questa delibera è un delibera propedeutica alla bigliettazione unica del polo museale urbano che prevede l’esternalizzazione dei servizi a terzi attraverso una gara ad evidenza pubblica – dice -. Sarà previsto un biglietto gratuito per i viterbesi. Ma per fare questo, oggi è necessario approvare la delibera sulle tariffe». Apriti cielo: «Se è così la cosa è ancor più grave – tuona Alvaro Ricci –  queste sono decisioni del consiglio comunale. Lo stiamo scavalcando». Rincara la dose Giacomo Barelli: «L’assessore ha parlato di un atto non ancora approvato. Voglio i verbali della commissione». De Carolis si giustifica dicendo: «Non è stata fatto ancora nulla, il mio è un pensiero atecnico». Ma la bagarre oramai è partita, si ricomporrà solo con il voto favorevole della maggioranza alla delibera di De Carolis, ma non con quello di Sergio Insogna che vota no insieme alla minoranza, lasciando presagire scenari ancora tutti da decifrare.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.