Home Politica Caporalato, la dura condanna del centrodestra dell’immigrazione incontrollata.
Caporalato, la dura condanna del centrodestra dell’immigrazione incontrollata.

Caporalato, la dura condanna del centrodestra dell’immigrazione incontrollata.

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Viterbo – Approvato all’unanimità  in consiglio comunale l’ordine del giorno presentato dalla capogruppo del Pd, Luisa Ciambella, contro il caporalato e lo sfruttamento dei braccianti agricoli nelle campagne della Tuscia. L’ordine del giorno impegna il sindaco a “sollecitare il prefetto a istituire un tavolo di lavoro, anche alla presenza delle organizzazioni datoriali, sindacali e dell’ispettorato del lavoro, volto a raccogliere tutte le informazioni circa tutti i possibili ambiti di sfruttamento del lavoro di uomini e donne nella nostra città. Per poter avere il quadro della dimensione del fenomeno. Auspicando un’analisi che tenga conto della situazione dell’intera Tuscia”. Il sindaco, inoltre, dovrà impegnarsi a “farsi parte attiva con gli organi di controllo preposti in materia di lavoro affinché si facciano i controlli necessari” e “in collaborazione con le scuole del territorio comunale nel promuovere campagne di sensibilizzazione circa il rispetto dei lavoratori e contro ogni forma di sfruttamento degli stessi, e di una campagna informativa riguardante la libertà di stampa e sindacale”.

La condanna del centrodestra all’immigrazione senza controllo – L’ordine del giorno presentato in consiglio comunale da Luisa Ciambella, ha aperto una discussione anche sulla politiche migratorie del governo giallorosso e delle precedenti maggioranze di centrosinistra. “Oggi abbiamo avuto l’occasione di accendere un riflettore su un’importante questione come quella del caporalato e dello sfruttamento del lavoro – dice Andrea Micci, capogruppo della Lega – Dobbiamo, però, considerare che in materia i poteri del Comune sono molto limitati, anche se apprezzo che questo ordine del giorno oggi sia arrivato qui. In merito, però – prosegue Micci –  bisogna anche chiarire che i decreti sicurezza non c’entrano nulla con il lavoro nero. Questa è, purtroppo, l’ennesima, nefasta, conseguenza di un’immigrazione senza controllo. Gli sbarchi dall’inizio dell’anno sono aumentati del 900% da quando Lamorgese è al governo. Vi chiedete mai queste persone che fine fanno una volta arrivate nel nostro territorio? Come vivono? Cosa fanno giornalmente? Il finto buonismo e l’accoglienza a tutti i costi stanno creando i moderni schiavi, finché non vi metterete in testa che questo vostro atteggiamento facilita queste situazioni“. Ciambella sorvola sull’argomento: “Non ho chiesto di parlare delle politiche migratorie nazionali – dice – ma quello di stimolare una presa di coscienza di questo fenomeno e adottare le iniziative più opportune, come un sistema di controlli che attualmente non vengono svolti,  come sedersi intorno al tavolo e intraprendere iniziative comuni. La legislazione c’è, ma non è conosciuta. Votare questo ordine del giorno non risolverà i problemi del mondo, ma ci farà trovare il coraggio di stare dalla parte della legalità per tutti gli esseri viventi, e accendere anche un faro su una tematica così complessa”. Alfonso Antoniozzi (Viterbo 2020) richiama la certezza delle regole: “Chiunque venga nel nostro Paese, non importa ora sapere se legalmente o illegalmente, deve avere la percezione che ci siano delle regole e che non venga sfruttato, indipendentemente da sesso, razza, colore“. Duro sulle politiche migratorie del centrosinistra anche Giulio Marini, capogruppo di Forza Italia: “Il campo profughi allestito in prossimità della ex fiera qualche anno fa – ricorda –  dava l’impressione di un campo di concentramento. Una cosa vergognosa, realizzata, peraltro, impunemente in spregio a tutte le normative urbanistiche. Ci dovremmo vergognare per certe cose e anche per non avere ancora delle norme chiare sull’attività lavorativa delle persone che vivono in questo momento in Italia. Non siamo a Shangai – prosegue Marini – Tutte le sere vediamo l’esodo di questi signori che lavorano nelle campagne. Noi siamo qui a rappresentare le istituzioni. Qualcuno, però, dovrebbe darci delle informazioni chiare e precise sul fenomeno”. “Il problema non sono gli sbarchi – dice Giacomo Barelli (Viva Viterbo) –  ma chi non vede l’ora di sfruttare questo materiale umano“. La replica di Martina Minchella (FDI): “Fratelli d’Italia ha tolleranza zero verso il caporalato, dal nostro gruppo uscirà oggi una condanna ferma verso questa problematica – spiega -. Dobbiamo, però, essere sinceri. L’immigrazione incontrollata crea disperazione, e facilita lo sfruttamento del lavoro. Se c’è una fornitura a basso costo di questo materiale umano, come lo chiama Barelli, dobbiamo anche essere onesti e dire che c’è qualcuno che sfrutta la situazione e ne approfitta. Tra l’altro – prosegue – questo crea una concorrenza sleale da parte di chi usa manodopera a basso costo o a nero verso tutti quegli imprenditori che, invece, rispettano le regole”.

Tiziana Mancinelli

mancinellitiziana@gmail.com

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.