Home Politica Centro di accoglienza e identificazione immigrati a via Emilio Bianchi, Ciucciarelli: “preoccupante e socialmente esplosivo”
Centro di accoglienza e identificazione immigrati a via Emilio Bianchi, Ciucciarelli: “preoccupante e socialmente esplosivo”

Centro di accoglienza e identificazione immigrati a via Emilio Bianchi, Ciucciarelli: “preoccupante e socialmente esplosivo”

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Umberto Ciucciarelli di Unione della Tuscia alza la guardia circa le voci circolanti in merito all’arrivo di migranti in città e la loro conseguente sistemazione in strutture logisticamente disposte nel centro cittadino. Le indiscrezioni di questi giorni parlano, infatti, della possibile apertura di un centro di accoglienza in via Emilio Bianchi, a pochi metri dalle scuole, in una zona, quindi, frequentata da bambini e spesso congestionata dal traffico. Considerando che nei centri di accoglienza arrivano migranti non ancora identificati, poiché solo in questi centri si procede a individuare le loro generalità e il motivo del loro arrivo, la notizia ha giustamente allertato la popolazione. “Apprendiamo con viva preoccupazione dell’arrivo di altri 50 migranti in Città“, interviene prontamente Ciucciarelli, “e già il fatto in sé ci vede assolutamente contrariati per ragioni più volte espresse in passato. Solo che stavolta si verificherà un fatto che rende molto più difficile la corretta digestione del tutto: pare che la nuova ondata verrà alloggiata in via Emilio Bianchi, a ridosso della scuola delle Monachelle e vicino ad altri istituti. E cioè in quel quadrante del Centro Storico adiacente a Piazza del Sacrario e San Faustino, dove la pazienza degli abitanti è già terminata da un pezzo a causa dell’alto numero di presenze (indesiderate) in rapporto agli abitanti. Ha un bel dire il sindaco Michelini affermando candidamente di essere venuto solo ieri a conoscenza di tali sviluppi e che certe decisioni sono passate sopra la sua testa. Delle due l’una: o agli occhi dell’autorità governativa conta quanto il due di briscola o non ha mosso un dito per evitare di disturbare chi sta lautamente investendo sull’affare del secolo. In entrambi i casi non sa fare il suo mestiere. Ma questo lo sapevamo già. Un sindaco che abbia veramente a cuore le sorti del tessuto sociale cittadino avrebbe scatenato un putiferio, prima e dopo. Un sindaco che abbia veramente a cuore la pace sociale della Città che rappresenta avrebbe fatto presente con ogni mezzo l’inopportunità di far utillizzare quella zona per l’ennesima speculazione sui migranti. Un sindaco che abbia veramente a cuore Viterbo avrebbe cercato di far desistere  dall’attuare un piano  sciagurato. L’Autorità Civile democraticamente eletta ha il diritto di invocare problemi di ordine pubblico agli occhi della Prefettura e il dovere di esprimere preoccupazione all’Autorità Governativa. Altrimenti torniamo indietro di qualche secolo, al tempo in cui ai sudditi era richiesta silenziosa obbedienza e rassegnazione. La cittadinanza viterbese non merita un trattamento del genere, né dal Sindaco né dal Prefetto. Comprendiamo la scomoda posizione della dottoressa Piermatti: non dev’essere semplice eseguire il compito di spalmare sul territorio i frutti della sciagurata politica migratoria del governo Renzi-Alfano. Altresì annotiamo che ci sarà  impossibile condannare atti di esasperazione ai danni di ospiti indesiderati ed imposti con la forza. Il terreno della deflagrazione sociale lo state seminando voi”.

(In foto Umberto Ciucciarelli coord. Unione della Tuscia – pagina Fb)

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.