Consiglio comunale, Santucci: “Ogni tre secondi chiedete il numero legale. Non ci si può allontanare di 6 centimetri”.
Viterbo – Tra un atto amministrativo e l’altro in consiglio comunale c’è posto pure per lo sfogo di Gianmaria Santucci (Fondazione) contro l’opposizione. “Mi avete obbligato a fare whatsapp – dice l’esponente di Fondazione -. Tutte le volte devo stare a guardarlo, perché se mi allontano di sei centimetri e mezzo chiedete immediatamente la verifica del numero legale. Oggi siamo stati sempre in 17. Io sono arrivato pure prima, ma stavo in un ufficio accanto a risolvere un problema amministrativo del Comune. Il consigliere Insogna mi ha mandato un WhatsApp e sono corso qua. Vi abbiamo fatto fare questa sceneggiata perché fa parte dell’opposizione. Ma non usate questo metodo. Non c’è nessun problema politico. A volte stiamo nelle stanze vicino a fare delle riunioni per problemi amministrativi. Non è possibile che non si possa uscire un attimo a parlare con i cittadini, perché ogni 3 secondi chiedete il numero legale».
Ribatte Chiara Frontini (Viterbo 2020): «Faremo ostruzionismo perché è uno strumento democratico. Ma oggi non mi pare che lo abbiamo fatto. Potevamo chiedere il numero legale, perché in alcuni momenti eravate in 16. Ma non è avvenuto».
«Lo avete chiesto in continuazione» ribatte un Santucci piuttosto alterato.
«Questa reprimenda mi pare assurda – interviene pure Minchella (Pd) -in alcuni momenti siete stati in 16, se volevamo fare ostruzionismo, saremmo usciti e vi sarebbe mancato il numero legale».
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