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Francesco Serra tira fuori dal cilindro il voto compatto della maggioranza per le terme del Paliano

Francesco Serra tira fuori dal cilindro il voto compatto della maggioranza per le terme del Paliano

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Il progetto del Paliano, per realizzare un nuovo polo termale, arriva in consiglio comunale. Quello che succede resterà negli annali della storia viterbese. In primo luogo perché si potrebbe dare corso a un’iniziativa imprenditoriale che  farebbe balzare il settore termale su numeri importanti, in secondo luogo perché il consiglio comunale licenzia la pratica con una strategia politica degna di mago Merlino.\r\n\r\nQuando inizia la discussione sulle terme del Paliano nella sessione di consigli comunali emerge da subito la linea del gruppo serra panunziano di ridurre la cubatura residenziale che rappresenta il 30% di quella totale.\r\n\r\nIl progetto passa alle sedute di commissione dove maggioranza e minoranza si confronto su vari aspetti. Viene chiamato in audizione anche Domenico Belli, il socio di riferimento della Free Time, la società proponente il progetto, che ribadisce come il suo interesse prioritario sia la realizzazione della parte termale e non di quella residenziale, vista dal gruppo serra panunziano con la diffidenza di chi ha memoria di molti, troppi, cantieri  rimasti incompiuti o con palazzine invendute.\r\n\r\nSi arriva, così, alla seduta di consiglio comunale di ieri, dove il progetto dovrà essere o approvato o respinto. Come trovare l’accordo all’interno della maggioranza per adottare il progetto, tenendo conto della richiesta del gruppo di Serra, e allo stesso tempo la necessità di non far venire meno l’interesse dell’imprenditore, con la riduzione del residenziale, alla realizzazione del polo termale? La domanda sembra uno di quei rompicapo irrisolvibili, finché qualcuno ti svela la soluzione e capisci che era semplicemente banale. Al progetto del Paliano, nel consiglio comunale di ieri, vengono apportati alcuni emendamenti.\r\n\r\nCon il primo si toglie dagli allegati lo schema di convenzione, la relazione tecnica illustrativa e il computo metrico.\r\n\r\nCon il secondo, e qui a calarsi nelle vesti di mago Merlino è proprio Francesco Serra, si propone di ridurre la parte residenziale dal 30% al 20%. Ma attenzione, il volume di cemento resta lo stesso: 30% di residenziale e 70% parco termale. Quel 10% è sempre fatto di muro delle villette, ma non da vendere a privati, quanto da destinare a funzione ricettiva del complesso termale. In questo modo le proporzioni del progetto restano invariate 30% e 70%, pur variando, visto che il 10% di 30% non saranno residenziali, ma ricettive, accogliendo così l’indirizzo di Serra e ottenendo un voto a maggioranza sulle terme del Paliano che non era per niente scontato, né semplice da ottenere, visto che diversi consiglieri in maggioranza non avrebbero votato il progetto originario.\r\n\r\nEsso dovrà comunque fare ancora una lunga strada: “Deve ancora ottenere molte autorizzazioni – specifica il dirigente all’urbanistica Emilio Capoccioni quando la minoranza gli chiede se si possa adottare un progetto senza schema di convenzione. Il dirigente sull’argomento non si fa trovare impreparato e spiega che la legge “ prevede l’obbligo dello schema di convenzione solo per i piani di lottizzazione, mentre per tutti gli altri strumenti lo schema di convenzione non è previsto nel momento dell’adozione, ma sarà redatto all’atto dell’approvazione definitiva”.\r\n\r\nMa su questo punto si è preparato  Chicco Moltoni (Gal) che tira fuori dalla tasca un pezzo di carta e inizia a leggere dopo avere chiesto di essere messo a verbale: “Ai sensi del comma 1 dell’art. 14 della legge n. 1150 del 1942 (legge urbanistica) – dice – i Piani Particolareggiati sono redatti solo e solamente a cura del Comune, tanto che la legge non prevede, ovviamente, alcuna convenzione. I Piani Attuativi del PRG redatti dai privati non si possono chiamare Piani particolareggiati di iniziativa privata, ma piani di lottizzazione”. Nessuno batte ciglio e si va avanti con il terzo emendamento che prevede il rilascio dei certificati di agibilità per gli appartamenti residenziali in percentuale all’avanzamento dei lavori sulla parte termale. La maggioranza vota tutto. La minoranza non ci sta. “Voi state facendo uno sgambetto all’imprenditore”, dice Giulio Marini (FI), “non avete diminuito il cemento, ma avete semplicemente modificato la destinazione di alcuni appartamenti che comunque saranno costruiti. A questo punto tanto valeva lasciare tutto com’era e consentire all’imprenditore di finanziarsi tramite la vendita di tutti gli appartamenti previsti nel progetto”. Dello stesso avviso anche Gianmaria Santucci.\r\n\r\nLa minoranza cerca di rientrare in partita, una molto grande, che potrebbe lanciare nel panorama del termalismo viterbese l’impianto più grande finora mai visto. Una vera e propria cittadella termale, in grado di alterare gli equilibri e gli squilibri esistenti, ma comunque capace di ridisegnare i confini di un sistema più ampio all’interno del quale tutti potranno trovare dei benefici.\r\n\r\n“Qui stiamo dando il via a un complesso che realizzerà una produzione economica – dice il sindaco Leonardo Michelini-  qualcosa capace di creare ricchezza per sempre. Non è un’operazione meramente speculativa di natura edilizia. L’acqua termale è della Regione non del Comune e la Free Time già la possiede perché ha comprato il terreno e ha ottenuto la concessione regionale per usarla. Noi stiamo autorizzando qualcuno che ci mette la faccia e i soldi per fare un qualcosa che porterà valore e ricchezza sul nostro territorio. È così che ci dobbiamo approcciare a questo progetto”.\r\n\r\nLa seduta di consiglio comunale, protrattasi fino a tardi,  è stata infine sospesa prima della votazione finale sull’adozione della pratica nel suo complesso. Che comunque sarebbe dovuta tornare in consiglio comunale poiché  l’emendamento approvato dalla maggioranza, che stabilisce una diversa composizione del residenziale, non avrebbe consentito l’approvazione, ieri sera, di  alcune tavole del progetto, che ora torneranno al proponente per essere modificate, se accetterà l’indirizzo del consiglio comunale, per poi ritornare nella sala d’Ercole per l’approvazione finale, probabilmente già dalla prossima settimana.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.