Home Nazionale Immigrazione, governo Draghi: «Meccanismo obbligatorio di redistribuzione migranti».
Immigrazione, governo Draghi: «Meccanismo obbligatorio di redistribuzione migranti».

Immigrazione, governo Draghi: «Meccanismo obbligatorio di redistribuzione migranti».

0
0

Nazionale, 18 febbraio 2021 – Prima di incassare la fiducia al Senato, 262 i voti favorevoli, il presidente del consiglio Mario Draghi è tornato ieri sera sul tema immigrazione, appena toccato nel suo discorso programmatico della mattina. Si è scusato per non averne parlato approfonditamente. «La risposta più efficace e duratura passa per una piena assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni europee“, ha detto in proposito.

«Permane – ha sottolineato – la contrapposizione tra Stati di frontiera esterna e Stati del Nord e dell’Est Europa, principalmente preoccupati di evitare i cosiddetti movimenti secondari. L’Italia, appoggiata anche da alcuni Paesi mediterranei, come la Spagna, la Grecia, Cipro e Malta, propone come concreta misura di solidarietà un meccanismo obbligatorio di redistribuzione dei migranti pro quota. Mi scuso per non aver esplicitamente sollevato il problema dell’immigrazione – ha detto – È d’altronde uno dei dossier politici più rilevanti a livello europeo quello sulle proposte normative presentate dalla Commissione nel settembre dello scorso anno, nell’ambito del cosiddetto patto europeo su migrazione ed asilo. Si tratta di nuove proposte che fanno seguito al fallimento dei negoziati svolti nel periodo 2014-19 per la riforma del sistema comune europeo di asilo che non sciolgono lo stallo politico che continua a bloccare l’azione dell’Unione europea, specie sulla declinazione del principio di solidarietà».

Durante il discorso programmatico della mattina aveva detto: «Altra sfida sarà il negoziato sul nuovo Patto per le migrazioni e l’asilo, nel quale perseguiremo un deciso rafforzamento dell’equilibrio tra responsabilità dei Paesi di primo ingresso e solidarietà effettiva. Cruciale sarà anche la costruzione di una politica europea dei rimpatri dei non aventi diritto alla protezione internazionale, accanto al pieno rispetto dei diritti dei rifugiati». Affermazioni che hanno strappato l’applauso di Matteo Salvini  da una parte, e una reprimenda di Daniela Santanché (FDI) dall’altra.

«L’Europa ci chiede di difendere i confini italiani, che sono anche i confini europei – ha detto Salvini – sentire il presidente Draghi parlare d un cambio di passo, di rimpatri ed espulsioni degli irregolari ci riempie di gioia. Ci vedrà al suo fianco». Meno entusiasta la Santanché: «Vedo lo stesso ministro dell’Interno che ha aperto i porti all’immigrazione clandestina e che ha reso l’Italia il campo profughi dell’Europa, agevolando l’arrivo di terroristi  su questa sponda del Mediterraneo», ha detto la meloniana nei confronti di Luciana Lamorgese riconfermata al Ministero dell’Interno. «La conferma della Lamorgese – ha attaccato Santanché – significa voler andare avanti con la politica dell’immigrazione illegale di massa, perché questo ha fatto Luciana Lamorgese nell’ultimo anno e mezzo».

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.