Home Prima Pagina Marini: “Facciamo le pulci al canile pubblico. E i canili privati li controlliamo?” Da 2,68 euro al giorno a quasi 4 euro a cane, la differenza tra pubblico e privato

Marini: “Facciamo le pulci al canile pubblico. E i canili privati li controlliamo?” Da 2,68 euro al giorno a quasi 4 euro a cane, la differenza tra pubblico e privato

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“Facciamo le pulci al canile pubblico, e quelli privati?”, la domanda da un milione di dollari la pone Giulio Marini, consigliere comunale di Forza Italia in  opposizione.\r\n\r\n“Su 650 mila euro spesi per il mantenimento dei cani all’anno, ben 420 mila euro vanno ai canili privati. Mi sembra giusto, allora, nell’ottica di una razionalizzazione della spesa, tenendo sempre presente il mantenimento della qualità di vita dei cani ospitati, chiedere anche ai canili privati una relazione che ci permetta di analizzare con lo stesso dettaglio che stiamo utilizzando perla struttura pubblica, la situazione nei canili privati, dove vengono ospitati i cani del comune che ne sostiene il mantenimento. Così riequilibriamo la faccenda, altrimenti sembra che ci stiamo accanendo sul canile pubblico mentre di quelli privati non se ne cura nessuno”.\r\n\r\nE pensare che, nonostante i tagli dell’assessore al ramo Luisa Ciambella, ai canili privati va una bella fetta della somma totale che il Comune spende per il mantenimento dei cani.\r\n\r\n“Con una delibera di ricognizione nel 2014 – aveva spiegato l’assessore al ramo, Luisa Ciambella in commissione ieri –  dopo avere diminuito di 50 mila euro la spesa per il mantenimento del canile pubblico, abbiamo visto quanti cani il Comune aveva, dove venivano ospitati e con quale costo”.\r\n\r\nNel 2014 le cifre, secondo quanto riportato dall’assessore, sono le seguenti: nel canile Novepani, pubblico, erano ospitati 235 cani, su una capienza massima di 250, con un costo medio di 270 mila euro all’anno” poi ridotte a 230 mila, al canile Quercia Rossa a Grotte Santo Stefano, ospitati 185 cani  su un massimo di 250, il costo ammontava a 228 mila. Nel canile Faul per 130 cani ospitati sui 150 possibili il Comune spendeva 117 mila euro all’anno. Il Comune aveva stabilito un costo forfettario al giorno per cane di oltre 5 euro ai canili privati che l’assessore Ciambella dice di avere ridotto a 3,71. Tenendo presente che non sempre la riduzione di costo consente di mantenere lo stesso livello prestazione, anche così, se la matematica non è un’opinione, il costo medio di un cane ospitato nella struttura pubblica è di 2,68 euro contro i 3,71 riconosciuti ai canili privati dopo le diminuzioni operate dall’assessore Ciambella. Una variazione che, secondo il consigliere di Fondazione, Gianmaria Santucci, sarebbe stata possibile solo diminuendo i servizi e quindi il benessere dei cani, contrariamente a quanto afferma Ciambella che sostiene invece di averli mantenuti allo stesso livello.\r\n\r\nAl di là della due diverse visioni, resta quella, incontrovertibile che ci fornisce il puro dato matematico:  se veramente si vuole economizzare seriamente sulla spesa, senza compromettere le condizioni di vita dei cani nei canili, più che tagliare,  utile ma non decisivo nell’abbattimento della spesa, è necessario cambiare modalità di gestione, passando quindi, dall’attuale forma pubblico-privato al parco canile che non solo permetterà di avere anche degli introiti al comune, ma anche di ridurre il ricorso a privati che, conti alla mano, gravano sulle spalle del comune più di quanto lo faccia una struttura pubblica.\r\n\r\nUn percorso, inoltre, che porterebbe Viterbo ad essere la prima realtà del Lazio a sperimentare un progetto così all’avanguardia per il quale, però, il Comune ora dovrà ingranare la marcia. “Dal 2013 quando ho comprato il terreno dell’Enpa – dice l’ex sindaco e ora consigliere Marini – il cammino si è arrestato. Questa amministrazione ha perso così 4 anni preziosi, durante i quali non è stato fatto nulla per proseguire sulla strada verso il parco canile. Ora che finalmente è stato chiarito l’indirizzo in tal senso del Comune, bisognerà sbrigarsi, sanando le situazioni presenti in modo tale da mandare a bando la struttura”.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.