Home Politica Si riparte dal master plan, centro storico, Allegrini: “Non può diventare un locale notturno”
Si riparte dal master plan, centro storico, Allegrini: “Non può diventare un locale notturno”

Si riparte dal master plan, centro storico, Allegrini: “Non può diventare un locale notturno”

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ViterboCentro storico: come risolvere gli annosi problemi? Innanzitutto prendendo atto che essi sono i molteplici volti di diversi aspetti, dimensioni, di cui si compone questa area della città e che vanno necessariamente ricomposti tutti insieme, in modo armonico in un approccio integrato.

L’argomento è stato ripreso ieri in un convegno presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori con l’assessore ai Lavori Pubblici, Laura Allegrini, il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, l’ex assessore della giunta Michelini, che ha iniziato la progettazione del Master Plan, Raffaela Saraconi, l’Ordine degli Architetti.

Il sindaco ha ricordato quanto considera centrale e prioritaria nel suo mandato elettorale la questione del centro storico, aperta  immediatamente in questi primi mesi di mandato con il dibattito sulla Ztl che ha inaugurato la serie di confronti che coinvolgeranno la maggioranza di centrodestra su questa e altre annose e spinose questioni che andranno affrontate con una certa celerità per impedire che questa zona della città, ricca di memorie, sprofondi definitivamente nell’abisso dell’abbandono, decretandola definitivamente morta, senza ritorno.

Ieri l’incontro sul master plan ha in un certo senso annunciato la linea sulla quale ricercare le soluzioni più adatte per valorizzare e rivitalizzare la parte antica della città che sarà appunto quella di un approccio integrato, che combini tutte le dimensioni (sociale, economica, urbanistica, mobilità, culturale, storica) nell’ambito di una progettazione a medio e lungo termine volta ad attuare una visione strategica.

Il master plan è lo strumento per fare questo: all’interno di esso il primo progetto a venire fuori, l’ultimo  arrivato sul tavolo della precedente amministrazione prima che terminasse il proprio mandato, è stato quello inerente la fascia verde intorno alle mura. E potrebbe essere questo il primo da cui ripartire, essendo giunto a una fase di avanzata progettazione. (Leggi l’articolo clicca qui).

Già dai saluti iniziali in apertura del convegno, prima di lasciare la parola ai due architetti Rosario Pavia e Federico Billò, l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Viterbo, Laura Allegrini (FdI) ha manifestato il suo pensiero: «Il master plan è uno strumento di nuova lettura, a carattere interdisciplinare che considera piazze, verde, attività commerciali e tanto altro, coniugando  passato, pesante e abbastanza disastroso, e futuro che ci auguriamo migliore». Un commento piuttosto esplicito sulla situazione attuale: «Non possiamo rischiare che il nostro centro storico diventi un locale notturno. Dobbiamo recuperare residenze e contrastare la forza centrifuga che in questi anni ha portato fuori attività commerciali, uffici, senza distinzione di amministrazioni di destra e di sinistra. Dobbiamo contrastarla e invertirla per aiutare a far rivivere il centro storico di giorno».

L’ex assessore Raffaella Saraconi della precedente amministrazione Michelini ha espresso il suo apprezzamento per l’approccio adottato dal nuovo corso amministrativo targato “Arena” che ha dimostrato subito di non voler disperdere idee, risorse, ed energie impiegate in una progettazione che, trattando dello sviluppo cittadino, deve per forza di cose abbracciare un periodo medio lungo di anni e, dunque, coinvolgere diverse amministrazioni che, se sapranno lavorare nel senso della continuità, saranno in grado di portare a compimento progetti ambiziosi governati, in definitiva, da strumenti manageriali senza colore politico. 

«Ringrazio  per aver voluto raccogliere tutto questo lavoro – ha detto Saraconi -. Il master plan è un approccio richiesto dalla contemporaneità. Il centro storico è un  luogo privilegiato, ma anche sede di conflitti, di vincoli che non può essere trattato con interventi spot, di urgenza. Abbiamo voluto con forza questo studio, che è un lavoro scientifico, multidisciplinare, corale e collettivo. Individua più azioni ed è un documento flessibile, che può essere monitorato nel tempo e modificato in funzione dell’evolversi delle esigenze e delle prospettive.  Esso fa propria una visione strategica. È uno strumento in divenire, che non si chiude mai». Tra il pubblico il presidente Ance Viterbo, Andrea Belli, il segretario generale di Confimprese Viterbo, Giancarlo Bandini, la Curia di Viterbo rappresentata da don Emanuele Fabbri.

Il master plan è stato adottato dal consiglio comunale di Viterbo il 1° febbraio 2018. Il primo intervento che potrebbe vedere la luce riguarda la riqualificazione di tutta la fascia muraria (leggi qui).

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.