Home Attualità Video – Fortissimo terremoto tra Perugia e Macerata, Viterbo trema. Pericolo di contagio sismico. Emergenza sfollati. Renzi: “Ricostruiremo tutto in tempi certi. Le risorse ci sono” – articolo in aggiornamento

Video – Fortissimo terremoto tra Perugia e Macerata, Viterbo trema. Pericolo di contagio sismico. Emergenza sfollati. Renzi: “Ricostruiremo tutto in tempi certi. Le risorse ci sono” – articolo in aggiornamento

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Viterbo, 30.10.2016, ore 8.30 – Fortissima scossa di terremoto con epicentro tra Perugia e Macerata, in particolare, dalle prime notizie, risulterebbe tra Preci, Norcia, Castelsantangelo. Inizialmente si pensava che fosse di magnitudo 7.1, una scossa in assoluto più forte di quelle avvenute in questi giorni e che denuncia l’apertura di una nuova faglia  dopo quella del terremoto di Amatrice del 24 agosto.\r\n\r\nLa scossa ha fatto tremare tutto il Centro Italia ed è stata avvertita in moto molto violento anche a Viterbo.\r\n\r\nLampadari impazziti, persone che raccontano di essersi svegliate con il letto che tremava e c’è chi racconta che anche la campana della torre di via dell’Orologio Vecchio si sia messa a suonare. “Una cosa mai vista”, dicono le testimonianze delle persone terrorizzate,” nemmeno durante il terremoto di Tuscania si era verificata una cosa del genere”.\r\n\r\nGli stessi   sismologi dichiarano che per ritrovare scosse di questa intensità bisogna risalire al 1908, 1915.\r\n\r\nLe scosse, iniziate alle 7.41, non sono ancora terminate.\r\n\r\nVideo \r\n\r\n \r\n\r\nOre 8.54 Un nuovo terremoto rade al suolo ciò che aveva resistito ad agosto. I sismologi comunicano (Fonte: Rainews24) che la scossa di oggi 30 ottobre deriverebbe dalla stessa faglia che si è aperta il  24 agosto ad Amatrice. Le zone colpite sarebbero le stesse interessate dal sisma in questi mesi, anche se le forti e ripetute scosse di questo periodo potrebbero aprire delle crepe anche ad edifici situati in zone più lontane, soprattutto se vecchi e in degrado. Nell’area dell’epicentro le poche costruzioni ancora in piedi sono crollate definitivamente. “Ormai non esiste più nulla” dicono i sindaci.\r\n\r\nOre 9.02Parla l’esperto, ipotesi di nuovi e forti terremoti. Al telefono di Rainews24 parla Mario Tozzi, geologo CNR: “Il terreno sta sprofondando verso il basso di 10, 20 centimetri. Nella loro discesa le faglie  rompono altre rocce e attivano altre faglie. Sono repliche, non scosse di assestamento. Nei terremoti si può verificare una grande scossa principale e poi repliche, come quello dell’Aquila, oppure si può verificare una coppia sismica, come in questo caso, con la seconda addirittura più grande della prima e repliche, tipico dell’Appennino Centrale. Possiamo anche avere  una grande scossa e poi dopo mesi un’altra grande scossa come è avvenuto in Friuli.   I terremoti non si possono tipizzare dall’inizio con sicurezza. Nulla esclude che dopo la scossa di stamattina di magnitudo di 6.5. ce ne sia una anche più grande successivamente. Le repliche ci saranno sicuramente anche con magnitudo forte intorno a 5 o più di 5. Non sappiamo se ci sarà l’attivazione di altre faglie con  altri forti terremoti anche superiori a 6. I terremoti molto grandi è come se si parlassero, la faglia di Amatrice ne potrebbe avere aperto un’altra. L’energia non si è ancora scaricata, per cui non possiamo sapere cosa succederà”. Il terremoto di stamattina di magnitudo 6.5 è pare a quello dell’Irpinia del 1980. \r\n\r\nPare, quindi, dalle ultime notizie, che il terremoto di stamattina sia collegato in qualche modo a quello di Amatrice. L’apertura delle faglie sembrerebbe scendere verso il basso e spostarsi verso nord-ovest. Crepe si sarebbero aperte anche sulla Salaria verso Accumuli: strada bloccata al chilometro 112, provenendo da Roma. Chiusa la strada per Ussita e Castel Sant’Angelo.  Tra gli otto terremoti più forti del mondo registrati negli ultimi 30 giorni, tre sono quelli italiani di questi mesi. (Fonte: Rainews24)\r\n\r\n \r\n\r\nOre 9. 15Danni gravissimi a Norcia. I danni causati da quest’ultima scossa a Norcia sarebbero molto gravi. I soccorsi starebbero cercando di raggiungere il piccolo centro  attraverso strade secondarie, nessuno in queste ore è ancora riuscito a raggiungerlo  nonostante le richieste di soccorso. La strada principale che porta a Norcia è costellata di gallerie con pericolo di caduta massi e quindi non transitabili. Ad Amatrice è crollata la torre simbolo della città resistita alla scossa di agosto. In corso l’evacuazione di un ospedale a Cascia. A Roma sarebbe precipitato un ascensore, fortunatamente vuoto,  nelle ore del distacco, in Via Bartolomeo Cristofori zona Marconi. Anche stavolta il terremoto italiano è stato avvertito fino in Austria. Le persone sui luoghi colpiti si inginocchiano e pregano.  (Fonte: Rainews24)\r\n\r\n \r\n\r\nOre 10.56Si allunga sulla Tuscia l’ombra nera del terremoto. Seppur a diversi chilometri dall’epicentro registrato tra Macerata e Perugia, la fortissima scossa di terremoto è arrivata anche nella Tuscia. Grande panico avvertito tra le persone che raccontano di essersi svegliate su letti scossi da forti ondulazioni, così come lampadari che oscillavano paurosamente, spostamenti di oggetti sui mobili.   Molte persone prese dal panico sono anche scese in strada. Dalla provincia giungono  notizie circa una serie di  danni a edifici e palazzine un po’ in tutti i Comuni, dove, in ogni caso, sono in corso controlli per verificare lo stato del patrimonio immobiliare.  A Nepi sarebbe crollata la palla medicea del palazzo comunale, ma la notizia che colpisce, in un certo senso anche emotivamente, è la “ferita” che si sarebbe aperta sul campanile della chiesa della Città che muore, Civita di Bagnoregio, prezioso tesoro della Tuscia, diventato un autentico fiore all’occhiello in questi ultimi anni del capoluogo viterbese nei confronti di quel  gigantesco flusso turistico che da tutto il mondo si muove per conoscere il suggestivo borgo. A Carbognano una chiesa sarebbe stata chiusa e dichiarata inagibile, mentre altri controlli sarebbero in corso su diversi edifici. Alcuni crolli anche a Bagnaia.\r\n\r\n \r\n\r\nOre 11.30Roma. Sarebbero state rilevate delle crepe nella basilica di San Paolo a Roma, e il crollo di alcuni cornicioni. Il sito che è stato chiuso per effettuare le necessarie verifiche.\r\n\r\n \r\n\r\nOre 11.59Pericolo di contagio sismico. Lo dice in una nota l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche : “Ogni volta che si sviluppa un terremoto lungo una superficie di faglia, la zona ipocentrale si scarica (rilassamento) e vengono caricati i volumi adiacenti (lateralmente) alla faglia stessa. Tali volumi, sottoposti ad un nuovo stato di stress, possono cedere (rompersi) e generare terremoti a loro volta. Sono processi di propagazione laterale della sismicità (contagio) relativamente frequenti, già osservati in altre aree sismiche della Terra come per esempio in Turchia, California e Haiti. Questo processo sta coinvolgendo l’Appennino centrale in questi mesi. Il terremoto si è spostato da Amatrice verso nord, nell’area di Visso e Ussita, e da questi luoghi oggi nuovamente verso sud nell’area di Norcia, dove il terremoto di Amatrice di agosto si era arrestato. Gli intervalli di tempo tra un terremoto forte ed una altro forte adiacente possono essere di anni o decine di anni, ma anche giorni o mesi come sta accadendo oggi in Appennino centrale. Purtroppo – sottilinea l’Igag-Cnr – non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi. Va però detto che se da una parte questa sequenza è fortemente preoccupante, dall’altro lato la propagazione laterale fa sì che si verifichino una serie di terremoti forti ma non fortissimi. Molto peggio sarebbe se tutti questi segmenti della facomunicaglia (Amatrice, Visso, Norcia) si fossero mossi tutti insieme generando un terremoto di magnitudo almeno 7.0″. (Fonte  CNR-IGAG – Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria).\r\n\r\n \r\n\r\nOre 12.43Viabilità –  chiusa la strada Salaria tra Lazio e Marche.\r\n\r\n \r\n\r\nOre 12.46Paura nelle carceri. I reclusi detenuti a Rebibbia e a Regina Coeli sono stati fatti uscire dalle celle e sistemati nel passeggio.  Stessa cosa a Rieti. Massimi controlli per impedire che qualcuno possa approfittare di questo momento di caos per tentare la fuga. (Fonte: Rainews24)\r\n\r\n \r\n\r\nOre 13. 17 –  Il Presidente del consiglio, Matteo Renzi”Ricostruiremo tutto, non ci sono problemi di risorse”: “È stato convocato per domani il Consiglio dei Ministri per adottare le misure necessarie per affrontare questa terza ondata di sisma – ha detto Renzi nel suo messaggio al paese – Ascolteremo in questa fase i presidenti delle 4 regioni, il commissario Errani e il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, pensiamo di  intervenire tecnicamente emendando il  decreto legge, in modo da ampliare il cratere, nessun comune si preoccupi di restare fuori. Ricostruiremo tutto: case, chiese, esercizi commerciali. Le zone colpite sono territori meravigliosi per bellezza e capacità di accoglienza, questo è un punto fondamentale su cui non possiamo avere uno sguardo burocratico. Vogliamo che Norcia abbia un futuro.  Qualche giorno fa siamo stati a Camerino, conosciamo l’importanza di Amatrice,  ne cito alcuni, ma penso anche a Ussita, Preci, Castelsantangelo,  Arquata, dove anche oggi ci sono stati  crolli.  Penso alla chiesa di San Benedetto, poiché è il patrono di Europa ed oggi   il significato profondo dell’Europa è nella ricostruzione. Chiunque voglia dare una mano nei soccorsi dovrà far riferimento alla Protezione Civile.  Si tratta di un evento accaduto solo 5 ore, dobbiamo ancora verificare lo stato della viabilità. Da parte mia voglio dire alle popolazioni colpite che prenderemo un impegno chiaro per ricostruire tutto in tempi certi.  Le risorse ci sono già. Se dovremmo allargare lo spazio economico,  siamo nelle condizioni di farlo.  Non ci tireremo indietro nella ricostruzione di luoghi che sono il  simbolo del paese. Non faremo sconti di nessun genere. Non conosciamo ancora il numero degli sfollati, ma per tutti ci sarà  la possibilità di stare in albergo. L’ipotesi delle tende non è praticabile, anche a causa delle temperature. Contemporaneamente ci organizzeremo con casette in legno per poi ripartire subito con la ricostruzione.  Questi luoghi sono un pezzo dell’identità italiana che viene messo in discussione. Voglio invitare i sindaci a concentrarsi su azioni  di controllo e adeguamento sismico, dobbiamo  progettare con qualità. Lo Stato considera   fuori del patto stabilità le spese per adeguamento dell’edilizia scolastica e sanitaria”.\r\n\r\n \r\n\r\nOre 13.20 – Emergenza sfollati – Quello che si è verificato oggi è il terremoto più forte negli ultimi 30 anni che l’Italia abbia mai conosciuto. Sembrerebbe esclusa l’ipotesi di allestire le tendopoli sul posto, anche per la forte sismicità che si sta registrando e che dovrebbe continuare nei prossimi giorni. Si profila la prospettiva di accogliere gli sfollati sulla costa. (Fonte: Rainew24)\r\n\r\n \r\n\r\nOre 13.33 – Lucia Margheriti, Sismologa INGV: “Le scosse son collegate, fanno tutte parte della stessa sequenza sismica che ha attivato faglie l dune vicino alle altre.  Non possiamo dire quale sarà l’evoluzione.  Ci aspettiamo delle repliche con alta probabilità, con scosse sopra magnitudo 5. L’ultima registrata da stamattina è stata di 4.6 ed è stata la replica più forte. Non siamo in grado di dire se si possano attivare altri segmenti contigui di faglia. In passato sequenze multiple  anche a distanza di mesi si sono verificate. La faglia che si è attivata è lunga  20 di chilometri ed ha attivato repliche di 30 chilometri di lunghezza.  Si tratta di un sistema di faglie abbastanza complesso.  L’Appennino ha già un’alta pericolosità come zona sismica, dopo una scossa così forte è ancora più alta.  Aumenta la possibilità di creare un  disequilibrio nelle strutture a fianco e generare altre forti repliche”. (Fonte: Rainews24)\r\n\r\n \r\n\r\nOre 17.00Misure precauzionali a Viterbo. Il Comune dispone la chiusura delle scuole domani, 31 ottobre, e indica alla popolazione, in caso di emergenza, di riunirsi a valle Faul e a piazza Martiri d’Ungheria\r\n\r\n \r\n\r\nOre 19.08. Emergenza sfollati. Da stamattina dalla prima, forte, scossa delle 7.41 si sono susseguite innumerevoli successive scosse sopra 4 di magnitudo. Sarebbero 25 mila gli sfollati nella Regione Marche.\r\n\r\n 

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.