Home Politica ZTL, Allegrini: “Difficile tornare indietro, ma va rimodulata”. Il progetto che può salvare capra e cavoli.
ZTL, Allegrini: “Difficile tornare indietro, ma va rimodulata”. Il progetto che può salvare capra e cavoli.

ZTL, Allegrini: “Difficile tornare indietro, ma va rimodulata”. Il progetto che può salvare capra e cavoli.

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ViterboC’è una “strada” che consentirebbe di riaprire via San Lorenzo alle macchine senza rinunciare ad avere  un’area esclusivamente pedonale. L’assessorato ai Lavori Pubblici guidato da Laura Allegrini l’avrebbe trovata e sarebbe quella dei vicoli interni che collegano tra loro piazza della Morte, del Gesù, San Lorenzo e il quartiere San Pellegrino. Questi viottoli consentirebbero ai pedoni di transitare in queste zone, spostandosi da una piazza all’altra, senza tornare su via san Lorenzo e Cardinal La Fontaine a contendersi lo spazio con le auto, qualora queste fossero riammesse, seppur con delle limitazioni e in via sperimentale a transitare nell’attuale Ztl. Il progetto sarebbe già negli uffici. “L’assessorato ha già individuato con il settore il progetto di pedonalizzazione parallela alla eventuale riapertura sperimentale delle vie di scorrimento: via San Lorenzo e via Cardinal La Fontaine”, dice Allegrini. Da una parte, quindi, si avrebbe una grande isola pedonale, dall’altra le auto continuerebbero a defluire, seppur con delle limitazioni,  su via San Lorenzo e Cardinal La Fontaine. L’unico problema sarebbe quello relativo al controllo delle piazze, realizzabile solo con la presenza dei vigili urbani. Da escludere  i varchi elettronici per l’elevato costo che ognuno di essi rappresenta.  Per Laura Allegrini, però, non si potrà cancellare con un colpo di spugna l’attuale ZTL: “È l’ approdo finale per una città che voglia definirsi turistica – dice l’assessore di Fratelli d’Italia -.  Forse è stata fatta quando ancora non c’erano gli elementi per l’approdo finale. Hanno fatto il passo più lungo della gamba – dice Allegrini riguardo ai precedenti amministratori, riconosce però che – ora tornare indietro  è  difficile. Non avrebbe senso. Essa va comunque rimodulata secondo due principi: quello stagionale per cui in inverno, esclusi i periodi delle manifestazioni, via San Lorenzo potrebbe essere riaperta mattina e pomeriggio alle auto, mentre d’estate, quando si ipotizza l’arrivo del flusso di turisti, si dovranno ridurre le ore di transito veicolare che potrebbe interferire con la presenza delle persone”. Per Allegrini si potrebbe riaprire via San Lorenzo alle auto da novembre alla fine di aprile: “Da San Pellegrino in Fiore in poi le cose cambiano”, dice l’assessore ai Lavori Pubblici riferendosi all’arrivo dei turisti che si farebbe più consistente a primavera inoltrata, richiedendo più ore di inibizione al traffico veicolare. Sulla misura in cui la via potrebbe restare chiusa in estate Allegrini afferma che “è da valutare”, mentre la sera “la Ztl potrebbe restare attiva sempre, sia di inverno, sia di estate, eliminando così anche la possibilità di andare a parcheggiare nelle piazze le auto”. La Ztl: chi la vuole cotta e chi cruda. “Ci sono interessi contrastanti in gioco – ammette Allegrini – i commercianti  la vorrebbero aperta di giorno, per consentire alle auto di transitare e fermarsi per comprare qualcosa.  Ai ristoratori non interessa quello che avviene di giorno, poiché a loro preme che la via sia chiusa quando inizia la loro attività. Ai residenti la via va bene chiusa perché comunque loro possono entrare. Pure le guide turistiche e le organizzazioni del turismo sono contrari alla riapertura al traffico veicolare”, riferisce Allegrini. Ma come è certo che sulla Ztl ci sono posizioni diverse, è altrettanto chiaro che da solo il varco elettronico non può rivalutare e rilanciare un centro storico. Del resto la Ztl è stata introdotta ormai più di un anno fa e non pare aver prodotto alcun miracolo di resurrezione del centro storico, a riprova che da sola non basta.

 

 

 

 

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.