Home Politica Insogna e Moltoni: “I ritardi di Michelini sullo Stadio Rocchi potrebbero causare penalizzazioni alla Viterbese”

Insogna e Moltoni: “I ritardi di Michelini sullo Stadio Rocchi potrebbero causare penalizzazioni alla Viterbese”

0
0

La partita della Viterbese per l’ammodernamento dello stadio Rocchi è oramai giunta ai calci di rigore: se entro il 31 marzo  il sindaco Leonardo Michelini non riuscirà a infilare a rete il generatore di emergenza, per la squadra  saranno guai. Tradotto: penalizzazioni su una posizione duramente conquistata dalla squadra di casa fuori la zona play out. Far scivolare la Viterbese verso i posti in odore di retrocessione per l’applicazione delle penalità derivanti dal mancato adeguamento dello Stadio Rocchi da parte dell’amministrazione comunale, vorrebbe dire per il sindaco segnare veramente un brutto autogol alla bandiera gialloblu.\r\n\r\n“Questa è un’ulteriore dimostrazione dell’inaffidabilità e dell’inconsistenza delle promesse del Sindaco riguardo ai suoi impegni amministrativi – dicono i consiglieri Sergio Insogna e Chicco Moltoni del Gal –  A fronte di un serio, concreto, e fattivo impegno della famiglia Camilli, che in questi anni ha portato il calcio cittadino a livelli nazionali, il primo cittadino  ha contraccambiato  con tardività di interventi e promesse fasulle. E ora tutto ciò potrebbe costare caro alla società sportiva Castrense Viterbese in termini di penalizzazione”. Sembrerebbe che il sindaco debba spettare l’approvazione del bilancio per lo stanziamento della somma necessaria che potrebbe, quindi, arrivare oltre il tempo massimo del 31 marzo, termine ultimo concesso dalla Lega Pro alla Viterbese, in considerazione della sua recente promozione, per adeguare la struttura di casa.\r\n\r\nSin dall’inizio della sua avventura in città – prosegue la nota inviata da  Insogna e Moltoni  – il patron Piero Camilli fu chiaro e preciso riguardo le sue intenzioni,  i suoi investimenti e le prospettive sportive per la Città di Viterbo , in particolare riguardo alle necessità strutturali dello stadio Rocchi e quelle logistiche  della Viterbese.\r\n\r\nSin dal 2013, pertanto, l’amministrazione era a conoscenza di tutto quello che serviva a garantire un doveroso sostegno sia economico sia strutturale all’attività sportiva della famiglia Camilli, compresa la questione del generatore d’emergenza.\r\n\r\nGrande risonanza ha avuto l’incontro pubblico in cui il Sindaco annunciava la disponibilità di 250.000 per la sistemazione dello Stadio Rocchi. Parola di sindaco. Ma quale sindaco e quale parola?\r\n\r\nMolto altro si potrebbe dire sulla questione Viterbese: il totale abbandono amministrativo del settore sport, perpetrato e consumato  dall’assessore allo sport, cioè il sindaco.\r\n\r\nE’ del tutto evidente che il delegato allo sport, chiunque esso sia,  poco può fare: l’ufficio sport è stato smantellato, assenza di personale e di risorse economiche.  Dal 2014 non ci sono stati più finanziamenti o contributi  per attività sportive sul bilancio comunale.\r\n\r\nL’assurdo della vicenda – proseguono Insogna e Moltoni – è che rispetto a un valore assoluto di tantissime attività sportive cittadine,  sia in termini di tutele civili, sociali e umane, ma anche di ottimi risultati ottenuti, questa amministrazione ha scelto di non destinare un minimo di attenzione e di considerazione a questi soggetti, mentre  il suo primo dovere doveva essere qullo di stabilire e garantire le  forme di sostegno alle loro lodevoli e meritorie attività.\r\n\r\nDi passerelle e pacche sulle spalle ci sono state tante, ma di fatti concreti e segni tangibili di sostegno a questo meraviglioso mondo del volontariato sportivo, e anche di quello più generale, ne abbiamo visti pochi o niente.\r\n\r\nTra le altre cose vogliamo segnalare che molte convenzioni con le strutture del Comune sono scadute e dovrebbero essere riconfermate in attesa di fare i previsti bandi.\r\n\r\nA  tal fine sollecitiamo il sindaco, nonché assessore allo sport,  di mettere fine alla sua latitanza e di affrontare seriamente la questione dello sport cittadino, producendo atti concreti in questo suo ultimo bilancio preventivo, affinché si possa recuperare il tempo perduto e le sue manchevolezze ingiustificate”.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.