Home Politica ZTL, Laura Allegrini (FdI): “Non si torna indietro”. La penso come Ricci (Pd).
ZTL, Laura Allegrini (FdI): “Non si torna indietro”. La penso come Ricci (Pd).

ZTL, Laura Allegrini (FdI): “Non si torna indietro”. La penso come Ricci (Pd).

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Viterbo – La Ztl a via San Lorenzo non si tocca. È una delle posizioni emerse durante la commissione sul centro storico che si è tenuta qualche giorno fa al comune di Viterbo. La linea è chiara, ed è stata espressa dall’assessore al centro storico, Laura Allegrini (FdI), non sempre in linea con quella dei consiglieri comunali meloniani, e con il resto della giunta. “Un minimo di rimodulazione si può fare, ma non si può tornare indietro. Io la penso come Alvaro Ricci (Pd). Il futuro è questo“.

La Ztl resta così, quindi, nonostante qualcuno in campagna elettorale ne abbia fatto un cavallo di battaglia. Entro la fine dell’anno, l’assessore promette anche la chiusura di una piazza, ancora da decidere, con l’acquisto di arredo urbano. La visione di un centro storico pedonalizzato, del resto, è quella verso cui procedono più o meno tutte le città d’Italia, stando bene attenti, però, ad affiancare a provvedimenti ristrettivi della viabilità veicolare, iniziative di ripopolamento  di attrazione dei quartieri storici da parte de diversi fruitori a vario titolo. Punto, questo, che a Palazzo dei Priori è ancora sul tavolino. Intorno, la giunta Arena con idee non sempre collimanti e risorse da trovare. Da qui la richiesta del presidente della commissione, Paolo Muroni (FI), di procedere ad elaborare un ordine del giorno unitario. Impresa piuttosto ardua. E, semmai, arriverà in porto, rischia di naufragare a pochi metri dalla riva. Come le linee guida del centro storico: deliberate quasi all’unanimità dal consiglio comunale durante l’era Michelini, non solo non sono entrate negli atti programmatori del comune di Viterbo, ma in sede di discussione sul centro storico della commissione di qualche giorno fa nessuno sapeva che fine avessero fatto. Sicuramente in fondo a uno dei tanti cassetti, dove spesso trovano l’epilogo tante “idee” della classe politica al governo degli enti locali.  E ci sarebbe da chiedere ai tanti “dottori” del centro storico pronti a dispensare oggi la medicina giusta dai banchi dell’opposizione, perché quando erano in maggioranza, durante il mandato Michelini, quelle linee guida da loro stessi approvate, le abbiano lasciate lì: in fondo a un cassetto, senza dare loro una seguito. Dimenticate. Tanto che in commissione la scorsa settimana sono arrivate dopo quella che è sembrata una vera e propria caccia al tesoro.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.